Stai leggendo:

Problem solving strategico

E’ uno strumento estremamente flessibile, è un modello originale sviluppato da G. Nardone e collaboratori che si può applicare a qualunque tipologia di problemi e in ambiti anche molto diversi tra loro: la psicoterapia, il coaching, gli interventi nelle aziende e nelle organizzazioni.

Per creare una strategia funzionale alla soluzione bisogna aver chiari i termini del problema e vederlo da diverse prospettive. Quindi bisogna analizzare cosa si vuole risolvere, chi ne è coinvolto, quando e dove si presenta, come funziona. Definito il problema si concorda l’obiettivo da raggiungere. Concentrare l’attenzione sui tentativi fallimentari messi in atto per raggiungere l’obiettivo prefissato, libera dalla tendenza a sforzarsi attivamente di trovare soluzioni senza prima aver indagato su tutto ciò che non funziona. Si individua inoltre ciò che ha avuto successo. Se l’obiettivo chiesto fosse il migliorare una situazione che già funziona bisognerebbe chiedersi quali azioni si potrebbe mettere in atto che porterebbero il progetto al fallimento.

Questa tecnica è ispirata allo stratagemma “se vuoi raddrizzare una cosa, impara prima tutti i modi per storcerla ancora di più”. Rilevare tutto ciò che potrebbe essere fallimentare, crea in chi si pone la domanda avversione verso queste possibili azioni.Il passo successivo è immaginare quali sarebbero tutte le caratteristiche della situazione ideale, dopo aver realizzato il cambiamento strategico. L’immaginazione viene lasciata libera di vedere lo scenario, per poi in un momento successivo selezionare gli aspetti realizzabili concretamente.

 Questo passo aiuta anche a farci vedere quali sarebbero gli effetti collaterali indesiderati del successo del nostro progetto, che vanno gestiti in anticipo. La successiva cosa da fare è applicare la strategia ideata finora  concentrandosi sul primo passo da compiere: si ricorre alla tecnica dello scalatore. In sostanza, si ragiona come farebbe uno scalatore che ha l’intento di raggiungere la vetta di una montagna alta. Invece di partire dalla base della montagna, nello studio del percorso da seguire parte dalla vetta e procede a ritroso fino al punto di partenza

 Questo serve ad evitare di progettare dei percorsi fuorvianti rispetto all’obiettivo da raggiungere, permettendo di individuare il percorso minimo concretamente necessario alla risoluzione del problema. In altri termini, l’obiettivo principale viene frazionato in una serie di micro obiettivi da conseguire, che, tuttavia, prendono avvio dal punto di arrivo che si vuole raggiungere – l’obiettivo – e tornano indietro fino al punto di partenza – il problema. Se il problema fosse complesso a tal punto da richiedere non una singola soluzione, ma un insieme di soluzioni in sequenza, è fondamentale non affrontare insieme tutti i problemi e iniziare invece ad affrontare quello più accessibile sul momento.Una volta risolto il primo, si passa al secondo e cosi’ via, mantenendo però fin dall’inizio la visione della globalità e delle possibili interazioni fra le concatenazioni dei problemi. L’intento è quello di aggiustare progressivamente il tiro, tenendo sempre bene a mente dove si vuole arrivare in concreto, così da sapere quando ci si è arrivati, e agendo in modo dinamico per far fronte a tutti i cambiamenti che si presentano via via in itinere fino a giungere alla soluzione stabilita.

Le idee di questo brano sono estratte e rielaborate dal libro di Giorgio Nardone, Problem Solving Strategico da tasca. Ed. Ponte alle Grazie


Dott.ssa Vilma Isardi
Psicologa Psicoterapeuta a Firenze

Ambiti di intervento
  • Disturbi d'Ansia
    Paure, fobie specifiche di animali, oggetti, situazioni attacchi di panico, ansia generalizzata, disturbo post-traumatico da stress, ipocondria, patofobie e dismorfofobie
  • Disturbi Ossessivi e Compulsivi
    Ossessioni, compulsioni, paranoie, pensieri in-trusivi, ruminazioni, dubbio patologico
  • Disturbi Depressivi
    nelle sue varie forme reattive: da lutto, da abbandono, da perdita, da separazione, da scarsa autostima ed auto-efficacia
  • Problematiche Relazionali
    coniugali, familiari, sociali, lavorativi, crisi sentimentali e disturbi sessuali
  • Internet Addiction Disorder
    dipendenza da internet, gioco d'azzardo, shopping compulsivo, information over loading, chat mania, cyber sesso
  • Disordini Alimentari
    bulimia, anoressia, binge eating, sindrome da vomito
  • Difficoltà genitoriali e problematiche dell’età evolutiva e adolescenza
    difficoltà educative, conflitti familiari, difficoltà scolastiche, disturbo da evitamento, disturbo da deficit dell’attenzione con Iperattività, disturbo da isolamento, disturbo oppositivo-provocatorio, mutismo selettivo, ansia da prestazione, fobia scolare, violenza, condotte devianti
Dove mi trovo sul web

 

© 2021. «powered by Psicologi Italia». È severamente vietata la riproduzione, anche parziale, delle pagine e dei contenuti di questo sito.